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Dafne*89*.
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Oggi vorrei guidarvi nella scoperta di uno dei miei pittori preferiti, Chagall
March Chagall
la Mariée - 1950
Chagall nasce a Lyonzo, nei pressi di Vitebsk (Biellorussia) da una famiglia ebraica il 7 luglio 1887. Muore a Saint-Paul-de-Vence il 28 marzo 1985.
Durante il suo primo soggiorno a Parigi, Chagall è colpito dai colori dei Fauves e dalle ricerche di Delaunay, forse il meno cubista dei cubisti.
Henri Matisse, la stanza rossa - 1908 Robert Delaunay, La Tourre Eiffel - 1910/1911
La sua pittura si nutre di una fantasia che si richiama all'ingenuità infantile e alla fiaba, sempre profondamente radicata nella tradizione russa.
Parigi dalla finestra - 1913
Le sue figurette, che si lasciano portare dal vento, occupano uno spazio in cui l'orientamento non esiste più. Il sotto e il sopra si equivalgono: come nei sogni, tutto è possibile e vero.
L'anniversario - 1915
L'anniversario è una testimonianza gioiosa della felicissima vita coniugale di Marc Chagall che, prorpio in quell'anno, aveva sposato la giovane Bella Rosenfeld che sarebbe stata la sua musa, la sua modella, la sua guida.
Il sogno è la realtà e la felicità si somma al ricordo della vita serena a Vitebsk. La cittadina russa d'altra parte, è un soggetto ricorrente nei suoi dipinti (spesso autobiografici), al pari delle capre e dei galli, che rammentano la vita semplice del luogo natio, dei suonatori, dei circensi, delle tradizioni e festività ebraiche. Alla patria russa rinviano i fiori così frequenti nei suoi quadri.
Il trattamento semplificato delle forme è elemento che ricollega l'artista al primitivismo della pittura russa dell'inizio del novecento e che lo affianca alle esperienze Goncarova e di Larionov.
Va inoltre ricordato che Chagall è tra i più importanti esponenti dell' école de Paris. Ciò che profondamente unisce questi uomini, tesi ad affermare le proprie sensibilità e visioni artistiche, è l'attaccamento a Parigi, patria elettiva e luogo della loro libertà creativa.
Con il tempo il colore di Chagall supera i contorni dei corpi espandendosi sulle tela. La figura diviene così partecipe della stessa natura e questa delle forme create, mentre il colore proclama la sua assoluta e orgogliosa indipendenza dalla forma.
Dafne
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melasempre.
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Pensa che non me ne sono mai interessata più di tanto!
Non conoscevo praticamente nulla di lui
Grazie cara per le informazioni e le immagini. -
Dafne*89*.
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prego!! ma neanch'io lo conoscevo più di tanto... poi un giorno mi è venuta la curiosità di capire il perchè della citazione di un suo quadro in "Nothin Hill" e voilà!! . -
melasempre.
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Sei stata alla mostra a Palazzo Reale di Milano? .